DIRITTI SOCIALI

Prima di partire per trasferirsi in un altro Paese dell’UE è importante sapere quali sono i propri diritti in materia di lavoro e di sicurezza sociale.

 L'Unione europea prevede regole comuni per tutelare i diritti di sicurezza sociale dei cittadini che si spostano all'interno dell'Europa (28 Paesi dell'UE + Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Il coordinamento dei regimi di sicurezza sociale non mira a sostituire i sistemi nazionali con uno europeo. Tutti i Paesi sono liberi di decidere chi assicurare nell'ambito della loro legislazione, quali prestazioni erogare e a quali condizioni. 

Per un cittadino che si sposta all’interno del’UE questi diritti sono garantiti grazie ad un COORDINAMENTO dei sistemi di sicurezza sociale dei vari Paesi cosi come stabilito dal Regolamento 883/2004 del 28 Aprile 2004, entrato in vigore il 1°maggio 2010, grazie al Regolamento attuativo n. 987/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009.

 

Che cosa fa il regolamento? 

  • Stabilisce norme comuni per tutelare i diritti sociali in caso di spostamento all’interno dell’Unione (nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera).
  • Riconosce che i Paesi dell'UE possano decidere su aspetti quali i beneficiari dei propri sistemi di sicurezza sociale, i livelli di benefici e le condizioni di ammissibilità.
  • Tale regolamento sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale non sostituisce i sistemi nazionali con un unico sistema europeo.

 A chi si rivolge?

 

Esse si applicano ai lavoratori dipendenti e autonomi, ai dipendenti pubblici, agli studenti e ai titolari di pensioni, ma anche ai disoccupati, non ancora occupati o pensionati.

  • Gli apolidi o rifugiati che soggiornano nell'UE o in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera, che sono o sono stati assicurati in uno di questi Paesi, e i loro familiari.
  • cittadini di Paesi extra UE, che soggiornano legalmente nel territorio dell'UE e si spostano all'interno di questi Paesi, nonché i loro familiari.

 

Quale é il suo ambito di intervento?

 

Il regolamento riguarda tutti i rami tradizionali della sicurezza sociale, in particolare:

I beneficiari hanno la garanzia che le loro prestazioni saranno pagate, che saranno coperti per le spese sanitarie e riceveranno sussidi familiari anche nel caso in cui si spostino in un altro Paese dell’UE.

 

Principi base del Regolamento

 

I beneficiari:

 

  1. sono coperti dalla legislazione di un solo Paese e pagano i premi in tale Paese. Le organizzazioni che gestiscono la sicurezza sociale stabiliscono la competenza giurisdizionale cui appartenere (principio della legge applicabile);

 

 

  1. hanno gli stessi diritti e obblighi dei cittadini del Paese in cui sono coperti (principio della parità di trattamento o di non discriminazione);

 

 

  1. hanno la garanzia che i periodi precedenti di assicurazione, lavoro o residenza in altri Paesi verranno considerati nel calcolo delle loro prestazioni (principio della totalizzazione dei periodi);

 

 

  1. possono, se hanno diritto a una prestazione in denaro in un determinato Paese, incassare tale prestazione anche se non vivono in tale Paese (principio della esportabilità delle prestazioni verso tutti i Paesi dell’UE dove il beneficiario o i membri della sua famiglia risiedono).

 

Di seguito informazioni relative ad alcune prestazioni in materia di diritti sociali.

 

LA PENSIONE

 

In Belgio come in Italia per accedere alla pensione è necessario aver prestato un certo numero di anni di servizio ed aver versato i contributi previdenziali. Esistono diversi uffici per le pensioni:

- quello per i lavoratori dipendenti (ex ONP/RVP, attuale SFP) http://www.sfpd.fgov.be/

- quello per i dipendenti pubblici (ex PDOS/SDPSP, anch’esso confluito nell’ attuale SFP)

htttp://www.sfpd.fgov.be/

- quello per i lavoratori autonomi (INASTI/RSVZ) http://www.inasti.be  e http://www.rsvz.be/

- quello per i lavoratori a regime particolare (ORPSS/DIBISS) https://www.orpss.fgov.be/

 

A seconda del proprio statuto il lavoratore si rivolgerà dunque all’ufficio di competenza. Generalmente i lavoratori residenti in Belgio non devono presentare alcuna domanda di pensione ma è l’ente stesso che avvia la pratica automaticamente una volta raggiunta l’tà pensionabile. Chi invece desidera richiedere la pensione anticipata è tenuto a fare domanda.

 

I requisiti per l’accesso alla pensione anticipata in Belgio:

Per le pensioni con decorrenza anteriore al 1° gennaio 2013 è necessario avere 35 di anni servizio per avere diritto a pensione anticipata.

Dal 2013 in poi invece i requisiti di età e di anni di lavoro necessari aumenteranno gradualmente secono lo schema qui di seguito:

 

2012

60 anni

35 anni

/

2013

60,5 anni

38 anni

60 anni, con 40 anni di lavoro

2014

61 anni

39 anni

60 anni, con 40 anni di lavoro

2015

61,5 anni

40 anni

60 anni, con 41 anni di lavoro

2016

62 anni

40 anni

60 anni, con 42 anni di lavoro

61 anni, con 41 anni di lavoro

2017

62,5 anni

41 anni

60 anni, con 43 anni di lavoro

61 anni, con 42 anni di lavoro

2018

63 anni

41 anni

60 anni, con 43 anni di lavoro

61 anni, con 42 anni di lavoro

2019

63 anni

42 anni

60 anni, con 44 anni di lavoro

61 anni, con 43 anni di lavoro

 

La totalizzazione dei periodi di lavoro nei Paesi dell’UE:

I cittadini europei che durante la propria vita hanno lavorato (e dunque versato i contributi) in diversi Paesi membri possono totalizzare i periodi di lavoro e dunque richiedere la pensione in regime internazionale una volta raggiunta l’età pensionabile (non è possibile, come invece molti pensano, trasferire i contributi e raggrupparli in un unico Paese). I contributi accreditati in ciascuno Stato, sono utili al raggiungimento del requisito contributivo richiesto nei vari stati per le prestazioni pensionistiche dallo stesso previste. In questo caso le pensioni vengono poste in pagamento da ciascuno Stato in pro rata, vale a dire in proporzione ai contributi accreditati in esso rispetto all’intera carriera lavorativa.

Tuttavia, ogni Paese applica dei propri criteri: in Italia sono necessari almeno 20 anni di contributi per avere il diritto a pensione, in Belgio è sufficiente averne uno.

 

Un altro vantaggio di cui possono usufruire i cittadini europei pensionati è la possibilità di continuare a ricevere la pensione anche dopo essersi trasferiti in un altro Paese membro.

Per maggiori informazioni consultate i siti indicati in precedenza o venite a trovarci.

 

LA DISOCCUPAZIONE

 

Enti di riferimento

  • L’ONEM (www.onem.be) è l’Ufficio Nazionale per l’impiego.
  • Gli uffici di collocamento: VDAB nelle Fiandre, FOREM in Vallonia, ACTIRIS a Bruxelles, VG per la comunità germanofona.
  • I sindacati e la CAPAC.

 

Info generali

In Belgio accedono al sussidio di disoccupazione gli studenti (allocation d’insertion) e i lavoratori dipendenti.

 

Procedure

 

Indennità di disoccupazione per i dipendenti

Il lavoratore che si trova senza lavoro, per motivi indipendenti dalla sua volontà, ha diritto a questa indennità se soddisfa i seguenti requisiti:

  • aver lavorato per un certo numero di giorni in un periodo di riferimento variabile a seconda dell’età (vedi tabella)
  • non essere responsabile per la perdita del lavoro
  • non esercitare alcuna attività lucrativa o beneficiare di alcun salario
  • essere disponibile sul mercato del lavoro
  • non aver raggiunto l’età della pensione

NB: Tali condizioni devono essere rispettate per tutta la durata dell’indennità disoccupazione.

 

Età

Numero minimo di giorni da lavoratore dipendente e periodo di riferimento

Meno di

36 anni

  • 312 giorni nei 21 mesi precedenti la domanda
  • 468 giorni nei 33 mesi precedenti la domanda
  • 624 giorni nei 42 mesi precedenti la domanda

Da 36

a 49 anni

  • 468 giorni nei 33 mesi precedenti la domanda
  • 624 giorni nei 42 mesi precedenti la domanda
  • 234 giorni nei 33 mesi precedenti la domanda e 1560 giorni nei 10 anni che precedono questi 33 mesi
  • 312 giorni nei 33 mesi precedenti la domanda e per ogni giorno che manca per arrivare a 468 giorni, 8 ore nei 10 anni che precedono questi 33 mesi

Da 50 anni

  • 624 giorni nei 42 mesi precedenti la domanda
  • 312 giorni nei 42 mesi precedenti la domanda e 1560 giorni nei 10 anni che precedono questi 42 mesi
  • 416 giorni nei 42 mesi precedenti la domanda e per ogni giorno che manca per arrivare a 624 giorni, 8 ore nei 10 anni che precedono questi 42 mesi

 

Grazie al principio della totalizzazione, un cittadino europeo puo’ far valere i giorni di lavoro svolti in altri Paesi europei, ai fini del raggiungimento dei requisiti.

 

Inoltre le indennità di disoccupazione sono esportabili in un altro Paese dell’UE per un periodo di 3 mesi (estendibile fino a 6 mesi).

 

Indennità di disoccupazione per studenti

Un giovane che al termine degli studi o di un ciclo di formazione tecnica o professionale, non riesce a trovare lavoro, ha diritto all’indennità di disoccupazione (Allocation d’insertion) alle seguenti condizioni:

  • avere meno di 25 anni
  • aver terminato gli studi, che non significa aver ottenuto il diploma ma piuttosto aver frequentato i corsi e dato tutti gli esami.
  • aver realizzato lo stage d’insertion professionelle (310 giorni)

Attenzione: le indennità sono limitate ad una durata di 3 anni. 

 

Per chiedere la disoccupazione dovrete registrarvi al più presto presso l’ufficio regionale del lavoro competente (Actiris, Forem o VDAB a seconda della regione di residenza), come lavoratore in ricerca d’occupazione. La domanda deve essere presentata presso un organismo di pagamento riconosciuto, come la Caisse Auxiliaire de Payement des Allocations de Chômage (CAPAC) o un sindacato di vostra scelta.

L’organismo di pagamento si occuperà del vostro dossier e lo trasmetterà all’Office National de l’Emploi (ONEM).  L’ONEM è un organismo federale che si occupa di definire i diritti alla disoccupazione e di verificare le condizioni necessarie all’ottenimento dei sussidi.

 

Per maggiori info consultare i siti:

www.onem.be

www.emploi.belgique.be/defaultTab.aspx?id=23778

www.emploi.belgique.be/defaultTab.aspx?id=743

 

GLI ASSEGNI FAMILIARI

 

Ente di riferimento

L’ente di riferimento è il FAMIFED che è l’ente erogatore degli assegni familiari per i lavoratori del settore pubblico e per i lavoratori autonomi. Inoltre questo stesso ente coordina il funzionamento di tutte le altre casse per gli assegni familiari presenti a livello nazionale.

 

Info generali

In Belgio ogni bambino è beneficiario degli assegni familiari fino al 18esimo anno di età. Assegnatario è invece la persona che li percepisce direttamente e puo’ essere decretato seguendo alcune regole. Di norma è la persona che alleva il bambino a ricevere gli assegni: nel caso in cui vi siano entrambi i genitori, è la madre ad avere la priorità.

Tuttavia, è possibile nell’interesse del bambino modificare la priorità legale, sia d’ufficio sia anche nel caso in cui la persona che ha dritto decida di cederlo.

 

Dalla 24esima settimana di gravidanza e fino ai 5anni dopo la nascita è possibile richiedere il bonus di nascita (allocation de naissance) presso la cassa competente, presentando il certificato di nascita.

Allo stesso modo si puo’ procedere per la richiesta di erogazione degli assegni familiari.

Gli studenti e i giovani apprendisti possono beneficiare degli assegni familiari fino a 25 anni.

Per le famiglie senza reddito (prestations familiales garanties) e per le famiglie monoparentali, per le quali è previsto un supplemento.

 

L’importo degli assegni familiari puo’ dunque variare a seconda della situazione del nucleo familiare, del reddito dei genitori, del numero dei figli ecc.

Per avere maggiori informazioni e conoscere tutti gli importi ecco il sito di riferimento: http://dg.famifed.be/fr/contact

 

Consulta le altre sezioni del nostro vademecum Vivere il Belgio.

 

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